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Davide Palmieri | Landscape – Wedding – Events

Come e soprattutto perché dobbiamo distinguere una fotografia di paesaggio da una cartolina? 

Cerchiamo in questo breve articolo di chiarire definitivamente le idee a riguardo per evitare che in futuro possiate dire ancora…

foto di paesaggio e cartolina

WOW!!! Che Bella Foto… Sembra Una Cartolina!

Quante volte vi è capitato di sentirvi dire una cosa del genere da qualcuno che guarda per la prima volta una vostra foto? Personalmente mi è capitato diverse volte e non vi nascondo che per me non esiste “complimento” peggiore! Lo definisco un complimento con le virgolette perché so bene che l’intento dell’osservatore era quello di esprimere un apprezzamento alla mia immagine. Ma per me, fotografo paesaggista, forse non c’è niente di più “offensivo” o comunque di sbagliato da dire in quella situazione. Ed ora vi spiego meglio il perché…

 

Può risultare difficile all’inizio distinguere una differenza tra questi due stili, e banalmente potremmo sentirci dire che entrambi sono foto a dei paesaggi, sono foto di panorami. Quindi dov’è la differenza?

 

Se dovessi rispondere con una frase sola direi semplicemente che la cartolina è un’immagine DIDASCALICA, la foto di paesaggio NO! Ma cosa significa?

Spieghiamo meglio…

perché distinguere foto di paesaggio e cartolina?

Le cartoline vengono scattate in orari del giorno in cui la luce del sole è già molto forte, quando cioè un fotografo paesaggista è già tornato al b&b, ha fatto colazione e si sta riposando dopo l’alzataccia.

 

Questo, in realtà, è il fattore fondamentale alla base di tutte le diversità tra una foto cartolina e una foto di paesaggio. 

Ma perché? Possibile che una differenza di 2/3 ore tra uno scatto e l’altro cambi così tanto il senso della stessa inquadratura? Ebbene si. 

 

Se ci fate caso, le foto cartoline hanno quasi sempre cieli limpidi e azzurri. Il soggetto della foto inoltre, è sempre illuminato da una luce piena non lasciando spazio ad alcuna interpretazione. 

 

La foto cartolina deve essere completamente ed immediatamente leggibile. Per questo viene scelto di servirsi della luce forte del sole.

 

Il fotografo paesaggista invece, è sempre alla ricerca di una personale interpretazione e di una visione più intima del luogo.

 

Per riuscire in questo scopo, il paesaggista tende a dare più importanza al mood, all’atmosfera e al sentimento che quel determinato luogo evoca in lui. Ecco perché è molto raro vedere immagini di fotografi paesaggisti con una luce molto forte e i cieli limpidi. Il lavoro del paesaggista, in realtà comincia molto prima, con lo studio della location passando anche attraverso lo studio di come si muove la luce nel luogo che vuole fotografare. 

 

Al giorno d’oggi, siamo molto agevolati in questo grazie a delle app che ci mostrano molto dettagliatamente gli orari di alba e tramonto del sole e della luna, come si muove la luce durante tutto il giorno e tanto altro…

 

Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere questo articolo.

 

Ma facciamo un passo indietro…

perché il paesaggista scatta in orari così inconsueti?

Qualcuno direbbe perché è masochista e gli piace soffrire, ma oltre a questa verità assoluta, c’è molto altro… 

 

Abbiamo detto quanto un fotografo paesaggista cerchi ogni volta una personale visione intima, e per fare questo, deve per forza servirsi delle prime e delle ultime luci del giorno. Il paesaggista quindi, scatta sempre negli orari che vanno dall’ora blu all’ora d’oro e viceversa.

 

La foto di paesaggio infatti, viene solitamente scattata in orari in cui la luce radente del sole crea ombre morbide e disegni che rendono quasi astratto il soggetto della foto. Spesso, in questo modo, si vengono a creare dei pattern che diventano quasi il vero soggetto dell’immagine. 

 

Non dimentichiamo mai che la parola “fotografia” deriva dal greco e significa “scrivere con la luce”! Per cui è dovere del fotografo impegnarsi a scrivere con la luce migliore!

 

Personalmente poi, preferisco sempre scattare all’alba piuttosto che al tramonto per il semplice motivo che il più delle volte mi ritrovo da solo o quasi. Non tutti hanno voglia di alzarsi così presto per vedere un cielo colorato “che possono ammirare più comodamente al tramonto”. E qui ci vorrebbero mille virgolette perché, come spiego in questo articolo, ogni spot ha il suo momento migliore per essere fotografato. Tutto dipende sempre dalla luce!

 

Spero di aver chiarito con semplicità il come ed il perché sia importante saper distinguere la fotografia di paesaggio dalla cartolina. Come avrai ormai capito, sono due generi completamente diversi perché hanno un approccio quasi opposto. Non è detto che immagini con lo stesso soggetto appartengano ad uno unico genere fotografico. L’approccio con cui decidiamo di fotografarlo è fondamentale per delineare o meno l’appartenenza ad un preciso genere fotografico.

5 risposte

  1. Buongiorno Davide, è del tutto opinabile il suo distinguo… La ricerca della migliore immagine è solo un fatto soggettivo.
    Ci sono fotografi che con le cartoline avevano un introito e ci vivevano.
    Scrivere o mandare saluti a parenti lontani era una occasione.
    Inviare Una “cartolina illustrata” era sempre più bello che inviare una cartolina di cartoncino senza immagine con un francobollo da 20 lire.
    Ci sono i “vedutisti” e gli “artisti”. Tutti e due “esistono”. E non pensi che gli artisti siano più “professionali” o più professionisti.
    Cordiali saluti

    1. Salve Paride, ti ringrazio per il tuo commento e per la pazienza nell’attendere la mia risposta, ma mi era sfuggito.
      Rispondendole, ci tengo a precisare un concetto fondamentale. Non si possono paragonare due generi fotografici diversi e non era assolutamente questo lo scopo di questo articolo. Al contrario, in queste poche righe volevo solo riportare le differenze stilistiche che ci sono tra la fotografia di paesaggio e le cartoline.
      Come ho scritto, l’idea di questo articolo è nata dall’esclamazione che mi è capitato di ricevere: “sembra una cartolina”. L’intento di questo articolo era spiegare la diversa classificazione di due generi fotografici che spesso vengono confusi da non addetti ai lavori. Non credo di aver mai detto che un genere sia più o meno professionale di un altro. Amo la fotografia nella sua totalità e adoravo le cartoline e rimpiango il tempo in cui era abitudine di tutti inviarle ad amici e parenti.
      Spero di aver chiarito questo concetto.
      Saluti.

  2. Salve Davide, mi scusi ma sul web la vedo “abbastanza” presente su questo argomento. Per “onor del vero” devo ancora gentilmente “ contraddirla”.
    Ritengo che lei non abbia la minima idea di cosa sia una immagine “ da cartolina” mentre ha bene in mente cosa sia il suo modo “di interpretare e fotografare un paesaggio.” Provi a stampare e metterle in vendita… formato cartolina
    Conosco la luce del sole. Conosco le ombre. Conosco i cieli primaverili e quelli invernali”. Di “levatacce” ne parli con i fotografi del Trentino….
    Fortunatamente nel suo articolo ha mediato. Resta di fondo una “presunzione giovanile”: ha “scoperto la luce” !
    Anche il Buon Dio prima di creare terra e cielo ha “inventato” la luce per vederci bene.
    Da allora son passati milioni di anni.
    Non le sembra di essere un po’ antiquato?
    Rinnovo i cordiali saluti. Se vuole può rispondermi a quanto ho scritto. Ma penso che non lo farà.

    1. Caro Paride, sono felice per lei che conosce la luce del sole, le ombre, i cieli primaverili e quelli invernali. Non capisco però questo attacco personale dandomi del “giovane presuntuoso” e che “devo parlare di levatacce con i fotografi del Trentino”. Non mi conosce e non credo sia corretto offendere una persona solo perché non è d’accordo con lui. O spiega il suo punto di vista oppure questi commenti inutili può tenerseli per lei.
      Se vuole argomentare il suo pensiero e portare un pò della sua saggezza spiegando cosa sia per lei un’immagine da cartolina è il benvenuto, altrimenti le rinnovo i miei cordiali saluti.
      Grazie.

  3. Buongiorno Davide,
    anziché giovane presuntuoso la definirei giovane scrupoloso, atento a come la luce (foto) disegna (grafia) la realtà ed entusiasta della suo professione. Gli altri commenti sono poco costruttivi…
    Io che giovane non lo sono piú mi pemetto di assecondare le sue teorie ma di precisare che la differenza non sta fra una foto di paesaggio (che definisce un genere) ed una cartolina (che definisce un oggetto) bensì tra una foto di paesaggio d’autore ed una semplice foto con “caratteri piú commerciali”. A onor del vero ci sono stati anche fior di fotografi che hanno commercializzato scatti d’autore in forma di cartolina e qui Lei cadrebbe in contraddizione.
    Volendole considerare ambedue oggetti che si possono stampare l’una veniva stampata attraverso un procedimento fotografico e l’altra attraverso un procedimento tipografico. Ora, questa differenza è quasi scomparso con l’avvento delle stampanti laser, a getto, ecc.
    Quindi distinguere, come fa Lei, una foto di paesaggio da una cartolina è a mio parere fuorviante e genera confusione.
    Meglio distinguere tra una foto d’autore (tutelata dal diritto) ed una semplice foto, che sono la stragrande maggioranza, senza ambizioni artistiche, che nella fotografia di paesaggio sono sempre difficili da “certificare”..
    Buon lavoro